Il legal thriller è diventato ormai da decenni un genere letterario ben definito e di grande successo, con autori da milioni di copie, bestseller tradotti in tutte le lingue e adattamenti cinematografici famosissimi. Già dal personaggio di Perry Mason dei libri di Erle Stanley Gardner, potremmo persino dire che proprio dai legal thriller è nata e continua ad alimentarsi una sorta di “mistica” della professione legale. Un’esaltazione un po’ troppo nordamericana e di certo molto distante dalla quotidiana realtà degli studi e dei palazzi di giustizia italiani, ma pur sempre dal potente effetto narrativo.
Un esempio su tutti? Il fulminante incipit del romanzo La lista1 di Michael Connelly.
«TUTTI MENTONO. La polizia mente. Gli avvocati mentono. I testimoni mentono. Mentono le vittime. Un processo è una gara di menzogne. In aula lo sanno tutti; lo sa il giudice, lo sanno i giurati. Entrano in tribunale consapevoli che verranno raccontate loro solo bugie. Prendono posto al banco e accettano di ascoltarle. Il segreto, se stai seduto al tavolo della difesa, è avere pazienza. Aspettare. Non una bugia qualsiasi, ma la bugia, quella giusta, quella da cogliere e modellare come metallo incandescente per trasformarla in lama affilata. E con quella lama sventrare il caso, spargendone a terra le viscere. Il mio lavoro è questo: forgiare la lama. Affilarla. Usarla senza pietà e senza scrupoli. Essere la verità in un luogo in cui tutti mentono»
Ecco allora, prima delle vacanze estive, la mia personalissima Top 5 per scegliere i migliori legal thriller da leggere sotto il solleone.
5) Legge criminale, Mark Gimenez
Mark Gimenez è un autore che ha avuto poca fortuna in Italia e – a quanto mi risulta – questo è l’unico suo romanzo che sia stato tradotto in italiano. Peraltro la traduzione del titolo originario2 in Legge criminale è davvero spiacevole, però il romanzo non è affatto male. Il personaggio principale, Scott Fenney, un giovane e rampante avvocato di Dallas, è interessante e si arricchisce di profondità nel corso del libro. Bella la descrizione di una certa America upper class.Non male anche alcuni dei romanzi successivi di Gimenez: soprattutto Accused3, The Absence of Guilt4 e Tribes5, sempre con Scott Fenney come protagonista ma reperibili solo in inglese.
4) Oltre ogni ragionevole vendetta, Francesco Gradozzi
Francesco Gradozzi è l’unico autore italiano che meriti veramente di essere menzionato. Nel legal thriller Oltre ogni ragionevole vendetta6, con il personaggio di Alessandro Loggia, ci conduce magistralmente in una storia che scava nei meandri della società e della giustizia italiana. Fra vita di provincia e criminalità globale, fra conflitti di classe, potentati locali e amori passati, alla ricerca di una raffinata e complicata vendetta. Uno dei pochi romanzi italiani in cui la descrizione della vita quotidiana dell’avvocato, fra studio e tribunali, non viene falsata col ricorso a suggestioni di provenienza nordamericana.
Dello stesso autore, degno di menzione – sebbene un po’ acerbo – anche il primo romanzo, Il penalista7.
3) Presunto innocente, Scott Turow
Presunto innocente8 è il primo romanzo di Scott Turow, un altro dei grandi maestri del genere legal thriller. Tutto inizia col ritrovamento del cadavere di Carolyn Polhemus, vice procuratrice distrettuale della Contea di Kindle, vittima di uno stupro. Del caso si occupa Rozat “Rusty” Sabich, su incarico del procuratore Raymond Horgan. Il secondo è candidato alla carica di procuratore distrettuale mentre il primo ha avuto una relazione sentimentale con la vittima e diviene il principale accusato. In questo primo romanzo compare la figura del leggendario avvocato Alejandro “Sandy” Stern, che assumerà l’incarico di difendere Rusty. Da leggere tutto d’un fiato.
Merita di essere ricordato anche l’adattamento cinematografico9 del 1990, con la regia di Alan J. Pakula ed Harrison Ford nel ruolo di Rusty.Il personaggio di Sandy Stern è protagonista di altri romanzi di Scott Turow, tutti di livello: tra i più recenti segnalo L’ultimo processo10.
2) Il giudizio, D.W.Buffa
Dudley W. Buffa è un altro autore meno noto in Italia, ma forse il migliore per quanto riguarda l’introspezione psicologica. Nel caso del romanzo Il giudizio11 credo che la seconda di copertina sia molto esaustiva.
«Calvin Jeffries è un giudice famoso in tutto l’Oregon; non c’è nessuno che abbia una mente giuridica più brillante della sua. Peccato che non ci sia nessuno più attaccato al potere e meno all’etica professionale. La giustizia che amministra è spesso crudele: ne sa qualcosa anche l’avvocato Joseph Antonelli che agli inizi della carriera fu costretto a subire una lezione umiliante per essersi comportato con lui in maniera irrispettosa. Così, quando Jeffries viene trovato pugnalato a morte in un parcheggio, non sono molti quelli che lo rimpiangono, anche se il mondo della giustizia è in subbuglio. Ma per una volta l’assassino – un senzatetto – viene rapidamente catturato e, reo confesso, sbattuto in carcere. Dopo pochi giorni, però, questi si toglie inaspettatamente la vita. Caso chiuso? Parrebbe di sì, ma il clamore non si è ancora spento che un secondo giudice viene assassinato nello stesso identico modo del primo. Anche questa volta indagini serrate portano all’immediata soluzione del caso; e anche questa volta il presunto colpevole è un vagabondo, per di più mentalmente ritardato. Ha avuto l’opportunità di colpire, non ha alibi, era in possesso dell’arma del delitto e non riesce a spiegare le proprie azioni: è un chiaro caso di omicidio ‘emulativo’. Fin troppo chiaro. Così almeno la pensa Antonelli che non è mai stato convinto della soluzione del primo delitto e che, unico tra lo scetticismo generale, riesce a scorgere il sottilissimo filo che lega i due giudici a una terza persona. C’è un solo modo per appurare la verità: prendersi carico della difesa di chi è stato accusato del secondo crimine».
Il personaggio di Joseph Antonelli resta uno degli avvocati di genere letterario meglio tratteggiati.
1) Il momento di uccidere, John Grisham
Al primo posto ovviamente John Grisham col suo primo romanzo12, che resta insuperato. In breve: siamo nel Mississippi e una bambina nera viene violentata da due uomini bianchi che poi tentano di ucciderla, senza riuscirci. I due vengono arrestati ma il padre della bambina, Carl Lee Hailey, temendo che una giuria composta in prevalenza da bianchi possa scagionarli, li uccide. Jack Brigance, avvocato nella Madison County, deve difenderlo dall’accusa di omicidio.
Nel romanzo c’è tutto: un racconto del processo in stile americano che ha fatto storia; personaggi ben delineati; il contesto infuocato dagli Stati del Sud. Il contrasto fra legge e giustizia riprende il tema classico e fondamentale di tutta la filosofia del diritto, dall’Antigone di Sofocle in avanti. Non manca il tratto ironico di Grisham e personaggi come Jack Brigance, Lucien Wilbanks e Harry Rex Vonner restano leggendari. Insomma, chi vuole cominciare a leggere i legal thriller, inizi da qui!
Anche da questo romanzo è stato tratto un film13 che merita di essere visto, con la regia di Joel Schumacher e un cast di tutto rispetto: Matthew McConaughey, Sandra Bullock, Samuel L. Jackson, Kevin Spacey e Donald Sutherland.
Una menzione speciale va ai due legal thriller collegati: L’ombra del sicomoro14 e Il tempo della clemenza15, che meriterebbero entrambi un posto in questa classifica.
E infine, ancora per John Grisham, voglio segnalare quello che a mio avviso è il legal thriller da cui è stato tratto il miglior adattamento cinematografico: L’uomo della pioggia16. Si parla di punitive damages e di compagnie assicurative che negano i risarcimenti. Molto bello il libro, eccezionale il film con la regia di Francis Ford Coppola e con un cast stellare composto, tra gli altri, da Matt Damon, Danny DeVito, Claire Danes, Jon Voight e Mickey Rourke.
Ne ho sicuramente dimenticati molti: magari un giorno questa Top 5 diventerà una Top 10. Intanto… buona lettura!